cappella small

“La sorella che salva”

Ri-volgersi alla parola, al desiderio, all’amore

Effatà ed. 2012

 

DOMENICA 13 MAGGIO 2012

Ore 18:30

 

presso la “Libreria delle Moline”,

in via delle Moline 3 – Bologna

 

Beatrice Balsamo, autrice del volume,

ne discuterà con  il Prof. Riccardo Prandini,

docente di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi

all’Università di Bologna

 

Il volume di Beatrice Balsamo pone in questione la figura eroica di Antigone, la sorella che salva l’umano attraverso la “suprema misura della sovrabbondante potenza di Amore”.

Con il suo gesto di sepoltura, riconsegna a Polinice il Nome che lo rappresenti come un soggetto umano nel campo simbolico e non carcassa, genericità animale. L’essere umano esige infatti di entrare nell’ordine del senso, esige il Nome, esige l’adozione simbolica del desiderio dell’Altro. Antigone rappresenta,  infine, per l’autrice la parola in-audita, non più udita, quella parola aprente che si oppone, nell’oggi, al regime discorsivo compiacente, semplificato, di una ammiccante banalità, segnale di una involuzione autoritaria in corso.

La sorella che salva non rappresenta la parola pulsiva del Godi! Soddisfati! (usa e abusa a piacimento! menti! manipola! ruba! sfrutta!), ma quella che mostra l’Invalutabile, che si sottrae alla compiacenza, al tornaconto, al più di prestigio sociale, per coltivare i margini (Antigone viene relegata al margine della città), l’Altissima povertà (condizione al desiderio, al pensiero, alla parola) …

E ripensare oggi l’intrascendibile della parola (Antigone), significa porsi nell’orizzonte della sopravvivenza dell’umano.

SIETE TUTTI INVITATI