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“La sorella che salva”

Ri-volgersi alla parola, al desiderio, all’amore

Effatà ed. 2012

 

VENERDI’ 04 MAGGIO 2012

Ore 16:00

 

presso L’Università Roma Tre,

Facoltà “Scienze della Formazione”

via Milazzo 11 – Roma

 

Beatrice Balsamo, autrice del volume,

ne discuterà con la Prof. Francesca Brezzi,

la Prof. Roberta Parnisari, e altri.

Il volume di Beatrice Balsamo pone in questione la figura eroica di Antigone, la sorella che salva l’umano attraverso la “suprema misura della sovrabbondante potenza di Amore”.

Con il suo gesto di sepoltura, riconsegna a Polinice il Nome che lo rappresenti come un soggetto umano nel campo simbolico e non carcassa, genericità animale. L’essere umano esige infatti di entrare nell’ordine del senso, esige il Nome, esige l’adozione simbolica del desiderio dell’Altro. Antigone rappresenta,  infine, per l’autrice la parola in-audita, non più udita, quella parola aprente che si oppone, nell’oggi, al regime discorsivo compiacente, semplificato, di una ammiccante banalità, segnale di una involuzione autoritaria in corso.

La sorella che salva non rappresenta la parola pulsiva del Godi! Soddisfati! (usa e abusa a piacimento! menti! manipola! ruba! sfrutta!), ma quella che mostra l’Invalutabile, che si sottrae alla compiacenza, al tornaconto, al più di prestigio sociale, per coltivare i margini (Antigone viene relegata al margine della città), l’Altissima povertà (condizione al desiderio, al pensiero, alla parola) …

E ripensare oggi l’intrascendibile della parola (Antigone), significa porsi nell’orizzonte della sopravvivenza dell’umano.

 

SIETE TUTTI INVITATI